La Val di Scalve si trova tra Brescia e Bergamo e deve il suo nome ad una parola celtica (Skalf) che significa fessura, per via della vocazione mineraria, oppure a causa delle profonde gole formate dal torrente Dezzo. É circondata da un ambiente prealpino, anche se le sue montagne (Pizzo Camino, Cimon della Bagozza e Pizzo Tornello) presentano pareti vertiginose e aguzze che non si discostano dalle vicine Alpi. Valle ricca di interesse storico, la Val di Scalve è stata contesa negli anni per le sue risorse minerarie, che furono raccolte fino agli anni ‘70 (appena una generazione fa).
Vista la sua ricchezza paesaggistica e culturale è stata rilanciata come destinazione turistica a 360 gradi. Rappresenta un territorio ricco di opportunità ed esperienze. In questo articolo troverete per tante tematiche un consiglio pratico su cosa fare a Schilpario e in Val di Scalve.
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1. Cultura
Quando si pensa al lavoro in miniera vengono evocati nella mente luoghi o tempi molto lontani, invece le miniere di Schilpario fino agli anni ‘70 venivano ancora regolarmente frequentate. Dal 1997 invece è presente la Sky mine per fare memoria e capire cosa ha significato nella storia il lavoro in miniera. La visita guidata dura circa un paio d’ore e inizia con un trenino che porta al cuore della montagna. In seguito l’accompagnamento prevede un pezzo a piedi con l’attrezzatura necessaria per muoversi protetti in quell’ambiente. Il ritorno alla luce del sole sarà un’emozione tutta nuova.
2. Escursionismo
La montagna offre sempre decine di possibilità per ogni capacità ed esperienza, qui abbiamo selezioniamo due trekking. Oltre alla famosa diga del Gleno proponiamo il rifugio Albani da Colere che merita una visita per la qualità dell’ospitalità che propone.
Diga del Gleno
Da Vilminore di Scalve è possibile raggiungere Pianezza, dove nel periodo estivo è presente un parcheggio a pagamento. Da lì con soli 300 metri di dislivello e 3 km si arriva alla maestosa Diga del Gleno la quale racconta la tragica storia di questa grande opera.
Rifugio Albani
Da Colere seguire la strada fino alla località Carbonera. Parcheggiata la macchina si segue il sentiero 403 con un dislivello di circa 900 mt. Lasciatevi tentare dalla cucina del rifugio ammirando la spaventosa parete nord della Presolana.
3. Due ruote
Seppur non ancora sviluppata in senso moderno per le e-bike, la sentieristica della val di Scalve si presta perfettamente per molti tour, mediamente impegnativi a seconda che pedaliate con e-bike o con bici muscolari. Non sono molte, ma ci sono alcune e-bike da affittare tra Schilpario e Colere nelle proloco o uffici turistici. Proponiamo qui un percorso da fare in MTB molto semplice, ma molto panoramico. Il giro delle frazioni di Vilminore di Scalve che si sviluppa per 20 km e ha un dislivello di 400 mt circa, per lo più su strada sterrata con brevi tratti su sentiero ed altri su asfalto. Per una descrizione precisa dell’itinerario clicca qui.
4. Natura
Quando in un bosco vedete un formicaio, quello è indice di salubrità dell’ambiente naturale. I Boschi del Giovetto rappresentano una riserva naturale di quasi 600 ettari tra Azzone (BG) e Borno (BS). Venne istituita nel 1983, per preservare la formica Rufa, che da qui viene esportata in zone in cui è assente. Tra le specie faunistiche più interessanti al gallo forcello spetta un posto d’onore per la rarità e la bellezza. Sarete abbastanza fortunati da osservarlo nel suo habitat naturale?
5. Folklore
Per concludere questa carrellata di attività, una nota particolare alle tradizioni folkloristiche della val di Scalve che sono rimaste autentiche e genuine, seppur nell’interesse turistico dell’evento. In particolare ne segnaliamo due: una all’inizio e l’altra alla fine dell’estate.
Sagra della Spalla
In alcune aree di montagna la spalla del maiale è stata un valore aggiunto nell’antica cucina contadina. Fatta bollire a lungo viene accompagnata dai licheni islandesi presenti nei boschi della valle e con patate bollite. Oggi la Sagra della Spalla a Schilapario è un modo per celebrare un simbolo della vita contadina di cui non dobbiamo scordare i legami con la natura. Il momento è decisamente caratteristico e festoso perchè vengono messi i tavoli in piazza fino ad arrivare nel 2023 a 800 posti. In caso di maltempo la sagra viene spostata nel palazzetto al chiuso. Generalmente a fine giugno.
Fiera del Bestiame e dell’Agricoltura Scalvina
In tutto l’arco alpino a fine stagione -ormai sempre più lunga- le bestie scendono dagli alpeggi estivi e sfilano per le vie del paese. Anche a Vilminore di Scalva si celebra questa festa su due giorni con un fitto programma. Il primo giorno è il turno dei caprini con lo schieramento degli animali e la sfilata dei trattori, il secondo giorno è la volta dei bovini con gara di mungitura finale. Il tutto accompagnato in ogni momento da prelibatezze locali, in particolare le famose creste scalvine.
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