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Piani di Artavaggio: cosa vedere e escursioni da fare

26 agosto 20246 minuti di lettura

I Piani di Artavaggio sono una splendida località panoramica della Valsassina situata tra i 1600 metri e 1900 metri d'altezza nel comune di Moggio, a un'oretta scarsa da Milano e 20 minuti da Lecco.

Arrivare ai Piani di Artavaggio è molto semplice: con un comodo volo in funivia da Moggio, oppure, a piedi da Moggio o da Culmine San Pietro (quest’ultimo ideale per le famiglie con bambini). 

Da Moggio si segue il sentiero 724 detto del “Vallone” che risale il corso del torrente Vallone, all'interno del bosco, fino a sbucare ai Piani di Artavaggio dopo circa 2H25 e 700 metri di dislivello.

Da Culmine San Pietro: dal passo che collega la Valsassina con la Val Taleggio, si prende la strada sterrata che non presenta difficoltà tecniche, circa 400 metri di dislivello, per arrivare ai Piani di Artavaggio, dopo 7 km di cammino.

Ecco quindi che, una volta arrivati ai Piani di Artavaggio, è la volta di andare alla scoperta di questo territorio. Pronti a scoprire cosa si può fare? Partiamo!

Contenuti

Rifugio Nicola

Tra le escursioni più conosciute, da fare ai Piani di Artavaggio, c'è il Rifugio Nicola, una camminata semplice e adatta a tutti immersa in un panorama fiabesco di 50 minuti e 250 metri di dislivello.

Dall'arrivo della funivia, o dal rifugio Castelli, si segue il sentiero principale passando accanto all'ex albergo degli sciatori e alla chiesetta di Maria Santissima Madre della Chiesa di Artavaggio.

Qui vi consigliamo di fare una visita all'interno. Pensate, una parte della chiesa si trova in provincia di Lecco e, un'altra, la sacrestia, in provincia di Bergamo.

Ancora 30 minuti di cammino e si arriva al Rifugio Nicola, a mt. 1850, con la sua architettura a forma di piramide a richiamo del vicino Monte Soradura.

Il rifugio regala una vista incredibile sul Sodadura, sul Resegone, sulle Grigne e sullo Zuccone Campelli, ed è il luogo ideale per fare una sosta golosa per assaggiare i piatti della tradizione.

Monte Sodadura

Dal rifugio Nicola si può continuare la camminata puntando alla vetta del Monte Sodadura in 30 minuti e 150 metri di dislivello.

Dopo circa 10 minuti su comodo sentiero, inizia la ripida salita su cresta dove, diversi puntini rossi sulle rocce, indicano la direzione da seguire.

Il tracciato si snoda su roccia e sassi e non è adatto a chi soffre di vertigini.

Un ultimo strappo in salita, a volte con pendenze del 30%, e si arriva alla cima della montagna, mt 2010, dove è presente la croce di vetta e una madonnina dorata.

Da qui il panorama è davvero stupendo. Con le giornate limpide la vista spazia sulle cime delle montagne lecchesi, il Monte Due Mani, il Resegone, le Grigne e le principali cime delle montagne delle Lombardia.

Il rientro lo si può effettuare lungo lo stesso sentiero dell'andata.

Cima di Piazzo

Altra bella escursione panoramica che parte dal rifugio Nicola di 1 ora e 150 metri di dislivello. Si prosegue in direzione Monte Sodadura e poi si svolta a sinistra lungo la cresta meridionale del monte che passa per la Bocchetta di Piazzo e arriva in cima dove è presente la madonnina di bronzo a metri 2057.

Sentiero 101 Piani di Bobbio

Da Piani di Artavaggio ai Piani di Bobbio (rifugio Ratti Cassin) seguendo principalmente il tracciato del sentiero 101. 
Il sentiero è facile da percorrere, ci sono alcuni punti leggermente esposti ma comunque superabili senza grosse difficoltà in circa 3H30 a tratta e 480 metri di dislivello.

 

Paradiso per le bici

I Piani di Artavaggio sono un territorio perfetto per la pratica della MTB sia muscolare che e-bike. Sentieri e strade sterrate di facile percorrenza danno modo anche ai principianti di scoprire la bellezza di questi luoghi.

L'itinerario classico è quello che parte dai Piani di Bobbio e, su strada sterrata, con ampi tornanti, guadagna quota fino ad arrivare nella meravigliosa cornice dei Piani di Artavaggio. 

Pausa golosa in rifugio

Dopo tanto camminare di sicuro vi sarà venuta una gran fame. Ai Piani di Artavaggio sono presenti numerosi rifugi dove degustare deliziosi piatti della cucina lombarda, preparati con ingredienti locali freschi.

La cucina montana è rinomata per i suoi piatti rustici e saporiti, non potete andare via senza aver assaggiato pizzoccheri, cervo in salmì, brasato d’asina, salsicce e braciole alla piastra, stinco arrosto, funghi, formaggi tipici della zona, salumi nostrani. Il tutto accompagnato da polenta oppure taragna. Tra i rifugi aperti alla ristorazione, vi consigliamo il rifugio Nicola, il rifugio Castelli e il rifugio Casari.

 

Sci e ciaspolate

E in inverno? I Piani di Artavaggio sono una destinazione di primo piano per gli amanti dello sci. Durante la stagione invernale, questa area montana si trasforma in un paradiso per gli sciatori. Anche se il comprensorio si è ridimensionato rispetto ad anni fa, le piste ben preparate e il panorama spettacolare offrono un'esperienza unica.

L'inverno ai Piani di Artavaggio è ideale per i più piccoli per imparare a scendere a spazzaneve, per gli amanti dello sci di fondo e per gli itinerari con le ciaspole.

Il percorso più classico da fare con le ciaspole segue in parte quello descritto poco fa: dall'arrivo della funivia al Rifugio Nicola. Ci vogliono circa tre quarti d'ora superando 350 metri di dislivello.

Al rifugio consigliamo di fare una breve sosta al caldo, magari per un dolce, e via di nuovo in marcia fino a raggiungere la cima del Monte Sodadura, in circa 45 minuti! Siccome si snoda in cresta, consigliamo di verificare le condizioni del manto nevoso prima di partire e di effettuare l'escursione, in tutta sicurezza!

Dalla cima si aprirà davanti ai vostri occhi un panorama immacolato, tutto bianco!

Sempre con le ciaspole, da non perdere la camminata che conduce alla Cima di Piazzo partendo da rifugio Nicola.

In inverno, inoltre, ci si può cimentare in adrenaliniche discese con il bob o in slittino, per i più esperti, invece, spettacolari esperienze con lo sci d'alpinismo, oppure semplicemente prendere il sole sulla terrazza panoramica.

 


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